Il Cinque Maggio Testo E Parafrasi Pdf: La Poesia Di Alessandro Manzoni

L’introduzione alla poesia

Il Cinque Maggio è una poesia scritta da Alessandro Manzoni in onore alla morte di Napoleone Bonaparte, avvenuta proprio il 5 maggio del 1821. L’opera, in versi sciolti, è composta da quattro strofe e rappresenta uno dei capolavori della letteratura italiana.

La struttura della poesia

La poesia è divisa in quattro strofe, ognuna composta da un numero diverso di versi. La prima strofa è composta da sette versi, la seconda da undici, la terza da nove e la quarta da otto. La poesia presenta una struttura molto equilibrata, con una rima alternata ABAB, CDCD, EFEF e GHGH.

Il significato della poesia

Il Cinque Maggio rappresenta un inno alla libertà e alla patria italiana. Manzoni, infatti, non celebra la figura di Napoleone come conquistatore, ma come colui che ha portato la libertà e l’indipendenza in Europa. Il poeta esalta i valori della libertà, della giustizia e dell’unità nazionale, valori che sono ancora oggi molto importanti.

Il testo della poesia

Ecco il testo completo de Il Cinque Maggio: “O italiani, il vostro stridor d’armi si dileguò, come sogno vano, e tolto il vel che vi celava il giorno, sorridere a voi l’Italia può piano. Ma chi sorge a l’aura del mattino? Chi del nuovo di già par che ‘l sereno rompa co’ primi suoi raggi il velo? È lui! È lui! È lui! Torna omai su l’elica del tempo il genio dell’Italia, ch’era sparso, e del fato seguendo il volere, reca la patria a l’antico splendor. Ma tu, che mesto vai cercando in vano con quest’occhi ridenti e vaghi il sole, tu che invano cerchi intorno le genti e le lingue e le patrie e le città, una sola ombra vedi, una sola che ti sorge dinanzi e ti si para, e non sai se t’affaccia a l’abisso de’ tuoi giorni futuri o de’ passati. È lui! È lui! È lui! Il dì più glorioso! Il dì più bello! L’alba dei liberatori! O come il grido di dolor sublime di lui suona ancor ne’ secoli spenti! Ei cadea come cade ogni uom che muore, ma cadea vinto, e la vittoria era nel pianto suo, che tutto un popol sente, e nel pianto de’ forti e de’ fedeli. Ma il duol che ci rapiva un si gran uomo, il duol che in cor sì fieramente piange, sì che la morte a par di lui sembra vita, quel duol, quel duol ci dona un’altra gloria, ci fa più grande in faccia al mondo intero, ci fa più cari al cielo e alla memoria. È lui! È lui! È lui! Il dì più glorioso! Il dì più bello! L’alba dei liberatori!”

La parafrasi della poesia

La poesia di Manzoni è molto complessa e richiede un’attenta lettura per essere compresa appieno. Ecco una possibile parafrasi della poesia: “O italiani, la vostra guerra è finita e l’Italia può finalmente sorridere alla luce del sole. Ma chi è che sorge all’alba? È il genio dell’Italia, che torna a portare la patria all’antica gloria. Ma tu, che vaghi senza meta, vedi solo una sola ombra, quella di Napoleone, che rappresenta un momento di gloria per l’Italia. La sua morte, sebbene dolorosa, ci fa diventare ancora più grandi agli occhi del mondo intero.”

Esempi di utilizzo della parola chiave

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