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C'è Una Crepa In Ogni Cosa Cohen Testo: La Canzone Che Racconta La Fragilità Umana - Testi Vari

C'è Una Crepa In Ogni Cosa Cohen Testo: La Canzone Che Racconta La Fragilità Umana

C’è una crepa in ogni cosa, è da lì che entra la luce.
C’è una crepa in ogni cosa, è da lì che entra la luce.

La canzone “C’È Una Crepa In Ogni Cosa” di Leonard Cohen è uno dei brani più iconici del cantautore canadese. Il testo è un inno alla fragilità umana, alla consapevolezza che ogni cosa, anche la più solida e resistente, prima o poi si rompe. In questo articolo, esploreremo il significato di questo testo e il motivo per cui continua ad essere così rilevante oggi.

La fragilità umana

La canzone inizia con la frase “C’è una crepa in ogni cosa, così entra la luce”. Questo versetto è un invito a guardare oltre le apparenze e a trovare la bellezza nella fragilità. Leonard Cohen ci ricorda che la perfezione è un’illusione e che la vita è piena di imperfezioni, ma è proprio questa imperfezione che ci rende umani.

Un altro esempio di fragilità umana che viene menzionato nel testo è l’amore. Cohen scrive: “L’amore è il solo motore che fa andare l’universo”. Ma l’amore è anche fragile e può spezzarsi facilmente. La crepa che si forma quando l’amore finisce può essere dolorosa, ma ciò non significa che l’amore stesso sia da evitare. Al contrario, l’amore è una forza potente che ci dà la forza di andare avanti anche quando sembra che tutto sia perduto.

La bellezza della crepa

La canzone ci insegna che le crepe non sono necessariamente qualcosa da temere. Invece, possono essere fonte di bellezza e di ispirazione. Quando qualcosa si rompe, può diventare ancora più prezioso e unico. Questo è il motivo per cui Cohen scrive: “Non c’è nessun dio che controlla, una crepa in ogni cosa, è come questo luce che entra”.

Un esempio di come la crepa possa portare alla bellezza è il kintsugi, l’antica arte giapponese di riparare la ceramica rotta con oro o argento. Invece di nascondere la crepa, il kintsugi la celebra, rendendo la ceramica ancora più preziosa di prima. Questa filosofia si applica anche alla vita e alle relazioni: quando siamo feriti, possiamo scegliere di nascondere le nostre crepe o di mostrarle con orgoglio, come simbolo della nostra forza e della nostra resilienza.

La rilevanza oggi

“C’È Una Crepa In Ogni Cosa” è stata scritta da Leonard Cohen nel 1992, ma il suo messaggio è ancora altamente rilevante oggi. In un mondo che sembra sempre più centrato sulla perfezione e sulla prestazione, questa canzone ci ricorda che la vera bellezza si trova nella fragilità umana. Le crepe nella nostra vita non sono da nascondere, ma da abbracciare con coraggio e con gratitudine.

Un altro motivo per cui questo testo è ancora così importante è che ci ricorda che non siamo soli. Tutti noi abbiamo le nostre crepe e le nostre ferite, ma ciò non significa che siamo deboli. Al contrario, è proprio la nostra vulnerabilità che ci rende forti e ci avvicina gli uni agli altri. “C’È Una Crepa In Ogni Cosa” è un inno alla solidarietà e alla compassione, due valori che sono più importanti che mai in un mondo sempre più diviso e polarizzato.

Conclusione

“C’È Una Crepa In Ogni Cosa” è molto più di una semplice canzone. È un invito a guardare oltre le apparenze e a trovare la bellezza nella fragilità umana. È un promemoria che la perfezione è un’illusione e che la vita è piena di crepe e di imperfezioni. Ma soprattutto, è un inno alla forza e alla resilienza umana, alla solidarietà e alla compassione. In un mondo sempre più frenetico e stressante, questa canzone ci ricorda che la vera bellezza si trova nella semplicità e nella fragilità della vita.

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